Bando di concorso per agenti forestali, Fp Cgil Sicilia: “Gli effetti sulle presunte violazioni non ricadano sui lavoratori del Corpo Regionale”

La vicenda che ha riguardato il bando di concorso per 46 agenti forestali, le cui prove hanno registrato presunte violazioni della “Privacy” e irregolarità poste in essere da alcuni concorrenti, tanto da essere stato oggetto di due audizioni alla Commissione Antimafia Regionale , non può essere scaricata sui lavoratori del Corpo Forestale Regionale”. Ad affermarlo è Fp Cgil Sicilia che esprime ferma condanna per la campagna mediatica messa in campo contro i dipendenti del Corpo.
“ Da anni la nostra Organizzazione – dichiara il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo – ha sollecitato i vari governi che si sono succeduti in Sicilia spingendo per una pianificazione di un adeguato turn over dei dipendenti della Regione Siciliana ed in particolare di quello degli addetti del Corpo Forestale. Esaminando i numeri di un organico ridotto ai minimi termini si comprende come sia insostenibile il carico di lavoro per il personale ancora in servizio. Si tratta di poche centinaia di uomini con età media di circa 60 anni che riescono a coprire appena il 20% della pianta organica prevista, garantendo – aggiunge Agliozzo – la tutela e la vigilanza del territorio regionale, soprattutto negli ambiti di maggiore pregio naturalistico oltre ad adempiere ad innumerevoli competenze istituzionali, come l’antibracconaggio, la repressione delle frode agroalimentari, i controlli sull’abusivismo edilizio, la vigilanza sull’inquinamento ambientale, i servizi di ordine pubblico su richiesta delle Questure e il coordinamento delle attività antincendio boschivo”. “Senza entrare nel merito del concorso – sottolinea Salvo Lipari, Coordinatore del comparto dei Regionali – si ritiene di massima priorità tutelare i diritti di tutti i partecipanti e di coloro i quali hanno superato i test concorsuali regolarmente, nel rispetto massimo della trasparenza e della legalità. L’informazione non può screditare lavoratori che nulla hanno a che fare con le vicende concorsuali. Come Funzione Pubblica – conclude – si ribadisce con forza che le donne e gli uomini del Corpo Forestale Regionale eccellono nella loro professione e, senza essere secondi ai colleghi di altre forze di polizia, negli anni hanno conseguito notevoli risultati nella tutela ambientale. Ciò è avvenuto tra innumerevoli difficoltà, in un contesto lavorativo difficile in cui spesso il primo ostacolo è stato determinato dalla mancanza di direttive chiare e dall’assenza di una programmazione puntuale delle attività”.

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