ASU – ASSISTENTI SOCIALI – IPAB. LA FP CGIL SICILIA SCRIVE A SCAVONE “ARRIVARE PRESTO A SOLUZIONI CONDIVISE”

In una lettera all’Assessore Regionale alla Famiglia ed al Lavoro Scavone, la FP CGIL SICILIA, con una nota a firma del Segretario Generale Gaetano Agliozzo e del Segretario Regionale responsabile Funzioni Locali Massimo Raso, il Sindacato sottolinea come vi sia “necessità ed urgenza di definire una serie di questioni che sono rimaste in una sorta di “limbo” per effetto della pausa estiva, la cui soluzione è attesa da tantissime Lavoratrici e Lavoratori che Noi rappresentiamo e che, giustamente, reclamano la soluzione della loro situazione.”

Il riferimento è a tre questioni: ASU, Assistenti Sociali e IPAB.

“Con la impugnativa dell’Art. 36  della l.r. n.9/2021 si è bloccato il processo di stabilizzazione di questi 4.571 Lavoratori.

E’ stata avviata una interlocuzione con il Governo Nazionale, si è accennata alla possibilità di emendamenti da inserire in disegni di legge in discussione,  tuttavia – scrivono Agliozzo e Raso –  non abbiamo più notizie ufficiali e concrete circa le soluzioni prospettate.

Nel frattempo abbiamo visto che, ad esempio, che nella legge 106/2021 (che pure contiene norme in favore dei LSU) non vi è stato nulla e non abbiamo notizie dell’avvio del “tavolo” con il Governo Nazionale.

Continuiamo a ritenere urgente ed inderogabile, dopo 24 anni, che si siano risposte concrete a questa platea di Lavoratori.

Così come  – continua la nota della FP CGIL SICILIA – intendiamo riferirci alla situazione del potenziamento dei servizi sociali dei vari distretti socio-sanitari della Sicilia, potenziamento che passa dalla definizione dei livelli essenziali, ma che, per Noi, deve essere direttamente collegato alla stabilizzazione degli operatori e al superamento della precarietà degli Assistenti Sociali e delle altre figure presenti in tali servizi.

E’ assurdo ed è sbagliato che si continuino a stipulare contratti libero professionali, a partita IVA, con i professionisti Assistenti Sociali e/o altre figure, tra l’altro spesso solo come un’ “escamotage” per evitare di contrattualizzare i Lavoratori.

Riteniamo vadano seguiti gli esempi virtuosi (vedi Lecce) e che occorra cambiare una impostazione per assumere e per irrobustire i servizi sociali professionali.

Da questo punto di vista, occorre che la Sicilia (sostanzialmente  esclusa dai finanziamenti di cui alla Legge Nazionale 178/2020 poiché ha un rapporto Assistenti Sociali/Abitanti di gran lunga superiore a 1/6500) rinegozi questa partita, includendo la questione stabilizzazione.

Infine, ma non in ordine di importanza, torniamo con forza a riproporre l’esigenza di chiudere il capitolo dei Lavoratori delle II.PP.A.B. che ha costituito oggetto di passate interlocuzioni ma che ancora non “atterra” su un terreno di concretezza.

Non abbiamo notizie circa l’iter legislativo del Vostro nuovo disegno di legge, approvato a metà giugno 2021 in Giunta di Governo, che non risulta incardinato all’ARS né abbiamo notizie del “protocollo” – che pure abbiamo giudicato positivamente – volto alla riqualificazione del personale ai fini di una loro utilizzazione presso le Aziende Sanitarie Provinciali.

Sull’insieme di queste questioni – conclude la nota della FP CGIL SICILIA . Le chiediamo di voler – con cortese sollecitudine – convocarci per un esame ed una definizione dell’insieme delle questioni aperte.

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