Riforma dei rifiuti, audizione in Commissione Ars: proposti i correttivi per la salvaguardia dei posti di lavoro

L’Audizione delle OO.SS. presso la IV Commissione ARS, alla presenza del’Assessore dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità Dott. Alberto Pierobon, che si è svolta ieri  ha essenzialmente riguardato la tematica del personale nonché le salvaguardie da attivare per garantire gli attuali livelli occupazionali per tutto il personale, ancorché non assunto tramite selezione.

La Fp Cgil ha evidenziato l’esigenza di apportare significativi correttivi alle norme approvate dalla Giunta di governo lo scorso 20 giugno, che disciplinano la materia in quanto la formula esitata con la deliberazione n.224, di approvazione del DDL n.290 di “Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti”,  prevede, dopo la fase transitoria disciplinata dall’art.23, all’art.26 il trasferimento del solo personale amministrativo assunto nel rispetto del D. Lgs.n.165/2001, escludendo la platea restante che ingloba, però, circa il 90% dei soggetti interessati che rimarrebbero subordinati agli esiti delle procedure selettive di cui al comma 4 dello stesso articolo.

Inoltre la Fp Cgil ha sottolineato la necessità di applicare il contratto proprio del comparto Igiene Ambientale mantenendo così l’inquadramento, i diritti, gli emolumenti e le prerogative previste dallo stesso.

Unitamente a Cisl Fit e Uil Trasporti, la Fp Cgil ha presentato appositi emendamenti per ribadire l’opportunità di salvaguardare gli aspetti positivi della legge 9/2010, modificando/abrogando quelli negativi che di fatto l’hanno resa inapplicata per circa otto lunghi anni, o diseconomica per l’eccessivo numero di soggetti previsti (tra ATO, SRR, ARO), anche con sovrapposizioni di competenze, con inefficienze e prolungati commissariamenti.

Per la Fp Cgil, infatti, l’impostazione delle SRR quali soggetti a partecipazione pubblica o, comunque, la costituzione di soggetti aventi tale caratterizzazione, è l’unica formula capace di dare le dovute garanzie occupazionali a tutto il personale amministrativo, prescindendo dalla modalità di reclutamento.

Il Governo, così come la Presidente della IV Commissione ARS, hanno però ribadito la volontà politiche di costituire, per ciascuno dei 9 ATO delle Autorità di governo (ADA) con personalità giuridica pubblica e, perciò di non stravolgere l’impostazione del DDL.

Tuttavia, entrambi, nella consapevolezza di fornire garanzie al personale che rimarrebbe escluso dal passaggio hanno ritenuto di riservarsi altro tempo per valutare i correttivi da apportare alla formulazione esitata dalla Giunta al fine di restringere la platea dei partecipanti alla selezione ed al contempo valorizzare il lavoro prestato negli ATO, nelle SRR e negli ARO.

Circa l’applicazione del Contratto sono state fornite aperture da parte del Governo sulla possibilità di mantenere il contratto di settore per i lavoratori già in servizio, riservando l’applicazione del Contratto Regioni-Autonomie locali ai nuovi assunti. Tale ipotesi porterebbe però a discriminare lavoratori svolgenti lo stesso lavoro, creando di fatto una disparità di trattamento.

Nel corso dell’audizione non sono stati forniti i testi degli emendamenti introdotti dalla Presidente della IV Commissione sia rispetto agli impegni assunti sulla salvaguardia di tutti i posti di lavoro, sia con riferimento all’applicazione dell’accordo di settore per i lavoratori trasferiti nella nuova autorità di governo.

Presumibilmente il DDL verrà discusso in aula nel prossimo mese di settembre. Alla luce del testo esitato dalla commissione, valuteremo il percorso da attivare per garantire un servizio di gestione integrata dei rifiuti efficace, razionale, di qualità, ed al contempo assicurare la tutela di tutti i posti di lavoro, nel rispetto del personale che in questi anni, caratterizzati dall’emergenza continua, professionalmente e con competenza, ha svolto le attività loro istituzionalmente demandate.

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