Lavoratori Seus, Fp Cgil Sicilia sollecita riapertura Tavolo della trattativa per la definizione del contratto integrativo

“Riapertura Tavolo della trattativa per la definizione del contratto integrativo decentrato che interessa il personale della Seus”.  A rinnovare la richiesta, in una nota inviata al Presidente del Cda e al Dirigente che si occupa del competente servizio della Regione, è la Funzione Pubblica Cgil Sicilia che chiede un immediato incontro.

“Ad oggi i lavoratori – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo e il Responsabile del Dipartimento Seus, Maurizio Comparetto –  hanno potuto usufruire solo di una parte degli istituti contrattuali a causa di una insufficiente copertura economica. Una mancanza, a nostro giudizio, che non risparmia responsabilità a  nessuno dei soggetti giuridici che costituiscono la SEUS. Una condizione non più tollerabile – aggiungono – che potrà trovare la soluzione nelle procedure di variazione del bilancio della Regione o, in alternativa, nei meandri del bilancio della SEUS del corrente anno potendo contare sulle risorse, ora sganciate, che risultano accantonate, circa 7 milioni di euro, per far fronte agli oneri che l’Inps vantava nei riguardi del precedente soggetto giuridico. Somme oggi disponibili, dal momento che il contenzioso, così come annunciato dal Presidente del Cda Piero Marchetta attraverso organi di stampa, si è risolto a favore della SEUS. Pertanto riteniamo sia praticabile un riequilibrio del bilancio, recuperando questi fondi per destinarli alle finalità indicate. Una soluzione che troverebbe la giusta strada – osservano ancora Agliozzo e Comparetto – per affermare i diritti dei lavoratori fin dal corrente anno, con l’applicazione di tutti gli istituti contrattuali. Intendiamo, inoltre, rinnovare la necessità di riprendere il confronto sulle questioni organizzative e funzionali che ci aiuterebbero a comprendere quale futuro è riservato alla SEUS, in termini di riassetto e di adeguamento della dotazione organica, indispensabile per un efficientamento dell’organizzazione del lavoro, affinché non accada più che alcuni lavoratori – concludono Agliozzo e Comparetto –  non possano usufruire di un diritto quale quello delle ferie nel periodo estivo”.

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