Sintesi audizione presso la I Commissione Affari Istituzionali all’ARS

–Disegno di legge n °47 in materia di riordino delle Istituzione Pubbliche di assistenza e Beneficenza.

Palermo 07 marzo 2018– Si è tenuta in data odierna l’audizione delle OO.SS., presso la I Commissione Affari Istituzionali all’ARS per discutere del Disegno di legge n °47 in materia di riordino delle Istituzione Pubbliche di assistenza e Beneficenza.

Il disegno di legge prevede:

  1. Trasformazione delle IPAB, in aziende pubbliche di servizi alla persona, denominate ASeP, o in persone giuridiche di diritto privato;
  2. Estinzione delle IPAB per le quali risulta accertata l’impossibilità ad operare la trasformazione di cui alla lettera (a.
  3. Le IPAB che ne facciano richiesta, ove sussistano i requisiti di religione e di culto previsti, nel rispetto delle originarie tavole di fondazione e degli statuti, assicurando al contempo i livelli occupazionali, possono essere trasformate direttamente in Enti ecclesiastici, ai sensi e per gli effetti della legge 20 maggio 1985, n. 222.

La FPCGIL, pur apprezzando l’iniziativa assunta dai deputati, non può fare a meno di rimarcare che il parlamento Siciliano, da anni, discute e propone disegni di legge che vengono arenati nelle Commissioni. E’ arrivato il momento di mettere un punto. Il tema della Riforma delle IPAB non è rinviabile, oltre duemila famiglie, sono state lasciate, dai vari governi, nella più totale disperazione.  Sono state cancellate le professionalità e servizi che non vengono più erogati alle fasce più deboli.

La FPCGIL ha fatto presente che qualsiasi riforma del settore deve avere l’obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali, della puntuale erogazione degli stipendi, della difficoltà degli Enti Locali nella gestione dei debiti e dei lavoratori, del trattamento previdenziale dei lavoratori. Appunto per questo, il percorso parlamentare, dovrà prevedere necessariamente il coinvolgimento delle Organizzazione Sindacali. La FPCGIL, ha rilevato che il disegno di legge, presenta degli elementi di criticità che necessitano di approfondimenti e chiarimenti, anche in considerazione della caos giurisprudenziale che, in questi anni, ha caratterizzato la natura stessa delle IPAB. La FPCGIL, ha richiesto di verificare la legittimità della previsione “…dell’affidamento diretto, da parte dei Comuni dei Liberi Consorzi e delle ASP, di ulteriori servizi, rispetto a quelli svolti, relativi al sistema integrato di interventi e servizi sociali, attraverso la stipula di appositi accordi o convenzioni”. Tale previsione, sembrerebbe non tenere conto della normativa che disciplina, il sistema di affidamento degli appalti dei servizi e della tutela del personale che già opera nel settore. La FPCGIL, infine, ha fatto presente che, a causa della mancata erogazione del contributo da parte della regione, i lavoratori non percepiscono gli stipendi da anni, pertanto,ha chiesto al governo in sede di predisposizione della legge finanziaria, di individuare le risorse economiche finalizzate al pagamento degli stipendi.

Il Dirigente Generale del Dipartimento alla Famiglia l’Ing. Salvatore Giglione, nel condividere gli interventi dei Sindacati, ha rappresentato la posizione dell’Assessore alla Famiglia, la quale manifesta l’intenzione di una rivisitazione della normativa, attraverso l’emanazione di una legge organica. Secondo il Dirigente Generale la politica deve fare delle scelte: bisogna scegliere in modo netto, tra pubblico e privato, senza possibilità di opzioni. E’ necessaria una seria riflessione da parte congiunta tra i due Dipartimenti Lavoro e Lavoro, per comprendere   la reale posizione dei lavoratori, della destinazione del patrimonio che secondo quanto previsto nel disegno di legge, non potrà essere assorbito dal Comune qualora le IPAB dovessero assumere la condizione di persone giuridiche di diritto privato.  Anche i trasferimenti regionali verrebbero meno se le IPAB dovessero assumere la condizione di Enti di diritto privato e come tali, non potranno essere destinatari di affidamenti diretti .Tutte queste contraddizioni  presenti nel disegno di legge, ha concluso il Dirigente Generale,  dovranno  essere superate, attraverso la convocazione di un tavolo tecnico ristretto ,al quale dovrà prendere parte anche l’Ufficio legislativo e Legale della Regione, per evitare che il disegno di legge in esame possa confliggere con l’ordinamento costituzionale.

 

La Segretaria Regionale                                                                       Il Segretario Generale

Clara Crocè                                                                                        Gaetano Agliozzo

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