Rinviato al primo giugno il nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Entrate, ad Enna l’incontro con la Direzione Regione della Sicilia

Si è tenuto a Enna l’incontro con la Direzione Regionale sul nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Entrate, la cui data di avvio è stata spostata al prossimo primo giugno.

In proposito si rinvia alla nota sindacale unitaria del livello nazionale, emanata nei giorni scorsi, che, rappresentando alcune criticità, chiede ai vertici dell’Agenzia la sospensione dell’applicazione degli aspetti evidenziati nella stessa nota (involuzione delle attività svolte nel territorio, innesco di mobilità non volontaria, centralizzazione di attività già espletate dagli uffici territoriali) e l’avvio di un confronto per discutere dell’argomento. “Nel nostro intervento – affermano i rappresentanti sindacali di Fp Cgil Sicilia, Caterina Tusa e Michele Morello – abbiamo ripreso le ragioni esplicitate dal livello nazionale e fatto le considerazioni evincibili dallo stesso verbale che evidenzia gli assetti della direzione regionale e delle varie direzioni provinciali, distinguendo quelle metropolitane dalle altre. Il materiale consegnato ed esposto nel corso dell’incontro illustra la nuova organizzazione che presenta tantissime ombre, come sottolineato in maniera univoca e decisa dalla nostra Organizzazione. Il direttore regionale è intervenuto dando ampie assicurazioni che non sarà effettuata alcuna mobilità non volontaria e che, piuttosto, ad essere trasferito sarà il prodotto da lavorare, come già sperimentato nel recente passato e che ha interessato le strutture di Sciacca e Canicattì, consentendo a tanti lavoratori di potere svolgere le attività istituzionali in prossimità della propria residenza o domicilio. Inoltre, come ampiamente ribadito nelle precedenti occasioni, preme ancora una volta sottolineare che l’Agenzia in Sicilia – concludono Tusa e Morello – soffre fortissime carenze di personale che peggioreranno nei prossimi mesi a seguito dei pensionamenti con l’ulteriore conseguenza della fuoriuscita di personale altamente qualificato e perdita di competenza e professionalità. Abbiamo ribadito l’esigenza di piani formativi ad hoc per consentire il travaso delle conoscenze del personale che andrà in pensione, accompagnato dal varo di un ampio programma di assunzioni per coprire le carenze di organico,  per presidiare adeguatamente le attività e gli uffici e per realizzare una vera lotta contro l’evasione fiscale.

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