Nucleo Traduzione e Piantonamento provinciale di Catania, Fp Cgil Sicilia contesta la procedura di integrazione adottata dal Provveditore regionale

“Revoca del provvedimento con cui  è stata disposta la  ripresa d’urgenza della procedura di interpello che era stata sospesa. E la  convocazione delle organizzazioni sindacali del comparto al fine di dare corso alla trattazione congiunta della materia”. La richiesta, destinata al Provveditore dell’Amministrazione  Penitenziaria per la Regione Sicilia, Gianfranco De Gesù, è della Funzione Pubblica Cgil Sicilia, formalizzata al termine di un incontro con le altre sigle di categoria. La contestazione, in particolare, riguarda l’integrazione del Nucleo Traduzioni e Piantonamento provinciale di Catania attraverso la richiesta di prelievo  di dieci unità ciascuna dalle direzioni  “Bicocca” e “Piazza Lanza”.  “Tutto questo è ancora più grave ed inaccettabile perché, contravvenendo agli impegni assunti – afferma il coordinatore regionale del comparto della Fp Cgil Sicilia, Paolo Anzaldi  – il Provveditore ha adottato l’atto prima del momento di confronto con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria,  alla luce  degli incrementi  organici a favore della C.C. “Piazza Lanza” in conseguenza del piano di mobilità nazionale nonché  dell’imminente avvio dei processi a distanza in videoconferenza, che ridurrà sensibilmente le traduzioni per  giustizia dei detenuti del circuito alta sicurezza. Siamo inoltre dispiaciuti per l’irresponsabile gestione, in termini di redistribuzione degli organici di Polizia Penitenziaria e dei   livelli minimi e massimi di sicurezza, ai danni dell’Istituto  Bicocca e di quanti vi prestano servizio. Evidentemente la situazione della struttura catanese di massima sicurezza, punto di riferimento essenziale  delle Procure distrettuali antimafia e delle articolazioni di Polizia nel distretto, non rappresenta una priorità per il Provveditorato. Insomma uno scenario complessivo che va certamente rivisto e corretto,  nell’ottica di una visione più ampia rispetto agli impatti in termini di organizzazione del lavoro sugli Istituti catanesi e ad una conseguente rettifica  delle aliquote. Sul punto, assieme alle altre organizzazioni, avevamo già richiesto e sollecitato dei mirati interventi,  poiché la forza contributiva attuale fornita dalla C.C. “Piazza Lanza”  al Nucleo Traduzione e Piantonamento catanese, che è pari  a 37 unità, è ritenuta indubitabilmente e oggettivamente insufficiente rispetto a quella della “Bicocca”:  quest’ultima fortemente penalizzata, dovendo concorrere con  66 unità.   Il personale del Reparto di Catania Bicocca è stanco ed esasperato non solo dai sacrifici continui e sempre  più stringenti imposti da una Amministrazione irriconoscente  ma, ancora di più, dalla   certezza di essere trattati e considerati poliziotti penitenziari di serie “B” anche tra Istituti penitenziari dello   stesso distretto.  Alla pesante carenza di organico, si aggiunga  che la mancata assegnazione al Reparto della  C.C. Catania Bicocca di 6 delle 12 unità, trasferite a seguito della mobilità nazionale, trattenute ormai  da alcuni mesi al Nucleo Traduzione e Piantonamento, unitamente all’invio in missione per il corso di formazione allievi Vice Ispettori di 7 unità del Reparto, sta determinando un ulteriore depauperamento di risorse. Le criticità e le relative proposte torneremo a metterle sul tappeto nell’ incontro che il Provveditore De Gesù – conclude Anzaldi – con un nota preannuncia che a breve convocherà le Orgnazzioni sindacali regionali. Il ragionamento complessivo si inquadrerà ovviamente su una dimensione a più ampio respiro”.

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