Riforma Seus 118 sul modello lombardo, Fp Cgil chiede incontro a Razza: garantire le peculiari caratteristiche geografiche del territorio e gli attuali livelli occupazionali

“La necessità di un processo riorganizzativo è stata da sempre da noi auspicata e ritenuta non più rinviabile in relazione alle ormai note criticità del sistema. Sarebbe tuttavia da plasmare e contestualizzare alle esigenze della nostra variegata realtà il modello lombardo  a cui si pensa di fare riferimento”. E’ la posizione della Funzione Pubblica Cgil Sicilia rispetto alla volontà annunciata dal Governo regionale di riformulare l’assetto della  rete dell’urgenza emergenza(118) attraverso la creazione di un’azienda  regionale pubblica.  “Una corretta riorganizzazione del servizio – spiegano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e Maurizio Comparetto, Responsabile regionale Seus – deve tenere conto delle peculiari caratteristiche geografiche del territorio, delle realtà sanitarie esistenti, della rete ospedaliera e soprattutto della rete territoriale di assistenza che in Sicilia è ancora tutta da definire. Riteniamo necessario l’immediato avvio di un confronto serrato con le Organizzazioni sindacali di categoria – concludono Agliozzo e Comparetto – al fine di tutelare gli attuali livelli occupazionali e per l’elaborazione di un progetto condiviso e finalizzato alla migliore risposta possibile alle emergenze sanitarie dell’isola”.

 

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